Il massiccio delle Grigne è essenzialmente composta da tre versanti: il sud–occidentale, il più scosceso e alpinisticamente interessante, che scende verso il Lago di Como e i Piani Resinelli, l’orientale, prativo e boscoso, che digrada regolare verso la Valsassina, e quello settentrionale, che forma una grande conca di natura glaciale (Moncodeno) abbassandosi verso il Passo del Cainallo e la zona di Esino Lario, versante molto noto in ambito speleologico per la gran quantità di cavità e abissi, alcuni dei quali di notevole profondità, come il Complesso dell’Alto Releccio, che rappresenta uno dei sistemi carsici più profondi d’Italia.
Alla guerriera bella e senza amore
un cavaliere andò ad offrire il cuore,
cantava: “Avere te voglio morire!”.
Lei dalla torre lo vedea salire. Disse alla sentinella
che stava sopra il ponte:
“tira una freccia in fronte
a quello che vien sù”. Il cavaliere cadde fulminato.
Ma Dio punì l’orribile peccato
e la guerriera diventò la Grigna,
una montagna ripida e ferrigna. Anche la sentinella,
che stava sopra il ponte,
fu trasformata in monte
e la Grignetta fu. Noi pur t’amiamo d’un amor fedele,
montagna che sei bella e sei crudele.
E salendo ascoltiamo la campana,
d’una chiesetta che a pregare chiama. Noi ti vogliamo bella
che diventasti un monte;
facciamo la croce in fronte:
non ci farai morir.
Si dice semplicemente “andare in Grigna” ma la Grigna non e’ una cima, la Grigna e’ un mondo.
Riccardo Cassin